Composizione dei Gironi: saranno 4 da 16 squadre

Alla fine il CRU ha deciso la soluzione più complicata per le società di Prima categoria, quella di lasciare invariato il format dividendo le 64 squadre in 4 gironi. Il Del Nera è stato inserito nel girone D insieme ad altre 15 formazioni umbre. Ma quando si dice che al peggio non c’è mai fine, ecco che arriva un’altra sorpresa non troppo gradita a tante società dirottate nello stesso girone dei sanliberatesi, ovvero un criterio geografico del  tutto opinabile che porterà trasferte in cui alcune società dovranno percorrere almeno 300 km a partita.

Entrando nel dettaglio, le altre compagini inserite nel girone D sono: Bm8 Spoleto, Castello, Ciconia, Fabro, Ferentillo Valnerina, Giovanili Todi, Lugnano In Teverina, Pro Ficulle, Real Avigliano, Sangemini, Sporting Terni e 4 Castelli Valnerina. Da questa composizione è facile intuire come i gironi A, B e C, pur non conoscendo le relative composizioni, ma padroneggiando la geografia umbra, saranno senza dubbio privilegiati dal punto di vista delle distanze.

Nel girone D quindi, sono state inserite tutte le formazioni orvietane neo promosse Orvieto, Ciconia e Fabro insieme alla veterana Pro Ficulle. Attraversando la regione da ovest ad est è impossibile non notare la presenza del Cascia, del 4 Castelli Valnerina (Sant’Anatolia di Narco) e degli spoletini della BM8. Nella nostra immaginazione ci aspettavamo si il comparto di Orvieto, ma non le ultime tre squadre nominate, le quali a livello geografico, soprattutto per avere un minimo di contenimento delle spese in considerazione dei tragitti stradali da percorrere, potevano essere comprese in altri gironi rimodulando i raggruppamenti  stessi.

Continuiamo però a sostenere, dopo un confronto anche con altre società di Prima, che il CRU avrebbe potuto fare ancora di meglio dividendo la Prima Categoria in 5 gironi, così da evitare in primo luogo i numerosi ripescaggi, per dare modo alle società di avere meno impegni domenicali (22 anziché 30), per evitare di far terminare il campionato a ridosso del mese di giugno includendo gli spareggi, per lasciare spazio ad eventuali recuperi a partite sospese o rinviate nel fine settimana piuttosto che il mercoledì e infine per sollevare le società da trasferte decisamente poco sostenibili. La soluzione adottata appare peraltro un vero e proprio paradosso se confrontata con l'organizzazione decisa per la Promozione: perché loro hanno potuto scegliere gironi da 12 squadre e alla Prima categoria nemmeno è stato chiesto perdurando il classico format da 16?

Tali scelte suscitano infinita confusione e perplessità tra gli addetti ai lavori, segno evidente che l’opinione delle società di Prima categoria non è stata nemmeno presa in considerazione. Piuttosto è stato più facile, dopo il ritiro dal campionato anche del Colonia, comunicare in maniera fredda e distaccata tramite il comunicato ufficiale, il forfait della squadra di Collelungo e il ripescaggio del Parlesca.

I giochi sembrano quasi fatti, ma non è detto che questa situazione possa far cadere l’ultima goccia nel vaso e far cambiare idea ad alcune società che sono rimaste in dubbio fino all’ultimo momento. E allora il CRU dovrà ancora rimettere mano a tutto, sperando che stavolta lo faccia con logica e cognizione riconsiderando quanto sta accadendo nel nostro paese.

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