In attesa del CRU: ancora nessuna risposta
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- Pubblicato: Sabato, 22 Agosto 2020 20:00
- Scritto da Gianluca
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Dai canali ufficiali, non si hanno notizie dal comitato umbro in merito alla proposta delle 53 società richiedenti l'incontro prima della scadenza delle iscrizioni e una proroga delle stesse. Tra gli ultimi comunicati pubblicati sul sito internet appaiono soltanto i risultati definitivi delle graduatorie di ripescaggio, le quali promuovono in Promozione il Todi e in Prima Categoria Ciconia e Giovanili Todi.
Per le compagini di Eccellenza e Promozione, per le quali il presidente Repace aveva già promesso un incontro solo dopo la validità delle iscrizioni, oramai non c’è nemmeno più tempo, in quanto lunedì alle ore 19.00 scadranno i termini di presentazione delle domande; il successivo incontro con i rappresentanti delle squadre iscritte, avverrà poi il giorno successivo presso la sede di Prepo. Per la Prima Categoria, la cui scadenza è fissata a giovedì 27 agosto, si spera ancora ad un confronto che anticipi l’effettiva iscrizione, ma probabilmente non si avrà il tempo materiale e le compagini saranno ricevute, come per le categorie superiori, solo il giorno successivo all’iscrizione.
Non sarà quindi possibile chiedere il pagamento rateale della quota di iscrizione, soluzione adottata da tanti altri comitati regionali e che avrebbe alleviato senza dubbio alcuno gli sforzi economici delle piccole realtà umbre. L’Umbria rimane però una voce fuori dal coro anche per un altro aspetto, stavolta positivo, in quanto a memoria dovrebbe essere l’unico comitato che ancora non ha provveduto alla regolarizzazione delle iscrizioni, le quali erano state già prorogate di oltre un mese.
Ma che ne sarà delle quote di iscrizione se il campionato non potrà cominciare? Fonti non ufficiali parlano di una completa restituzione alle società di quanto versato, soluzione che sarebbe tanto giusta quanto logica, anche se obiettivamente appare piuttosto inverosimile e non garantita al momento da nessun comunicato ufficiale.
In ogni caso a fronte di numeri di contagio decisamente preoccupanti, superati i 1000 casi nella giornata odierna, la LND non intende fare marcia indietro nonostante le proteste di tutto il mondo dilettante sull'effettiva inattuabilità di un protocollo puramente teorico. Non è stata infatti solo l'Umbria a muoversi mettendo nero su bianco tanti punti oscuri del regolamento, ma diverse regioni attraverso la voce di tante società, le quali sono arrivate a scrivere direttamente al presidente Sibilia. Le attività però stanno continuando e come ampiamente previsto il Covid si è infiltrato tra alcune società dilettantistiche che hanno dovuto fermare in toto la preparazione estiva.
Il primo caso è stato comunicato qualche giorno fa dalla Varesina, squadra di eccellenza lombarda, la quale ha sottoposto staff e giocatori ad isolamento volontario. A seguire, solo l’altro ieri, a stoppare gli allenamenti ed il ritiro è toccato al Marina di Ragusa, società siciliana di sere D, dove un ragazzo è stato trovato positivo al virus.
Probabilmente non tarderanno ad arrivare ulteriori casi nel calcio dilettantistico dove, vista la non possibilità di eseguire tamponi a distanza ravvicinata a differenza ti quanto accade tra i professionisti, si ha il rischio di creare focolai incontrollabili. Questo è uno dei motivi, oltre al fatto che per le piccole realtà di paese il protocollo rimane per una buona percentuale inattuabile, su cui la sede romana della LND dovrebbe riflettere, mettendo da parte questa fretta ed ostinazione (e non ne comprendiamo i motivi) a voler per forza organizzare la prossima stagione calcistica.
Speriamo presto tutti in qualche aggiornamento che salvaguardi prima tutto la salute di giocatori e dirigenti di tutte le squadre, con l'auspicio che si torni presto ad un calcio dilettantistico senza rischi, ma se i numeri rimarranno questi, difficilmente si tornerà a giocare.
Questo il Protocollo FIGC >>PROTOCOLLO<<
Questa la lettera inviata al presidente del CRU >>LETTERA CRU<<