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Il CRU fissa date e costi: rimane la sanzione per il mancato settore giovanile

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Pubblicato: Mercoledì, 05 Agosto 2020 16:37

Scritto da Gianluca

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Con il comunicato n. 5 dello scorso 4 agosto, il Comitato Regionale Umbria fissa le attività ufficiali della nuova stagione, stabilendo tra le altre cose, i costi di iscrizione per la Prima Categoria ed elencando le società con diritto di iscrizione. La data ultima per presentare la domanda di partecipazione, scadrà giovedì 27 agosto.

Come lo scorso anno, la Prima Categoria sarà composta da 4 gironi di 16 squadre ognuno, per un totale di 64 società. Al momento le formazioni aventi diritto sono 63 ma tra queste ci sono alcune società che molto probabilmente saranno ripescate in Promozione. A far parte di questo ristretto gruppo sarà sicuramente il Todi, il quale è in pole position nella graduatoria dei ripescaggi e dovrà andare a completare l’organico di Promozione, il quale sarà formato da 2 gironi da 18 squadre ognuno: le aventi diritto però risultano essere 35, per cui ecco che i tuderti sono già certi del ripescaggio.

A sperare, in caso di eventuali slittamenti dovute a mancate iscrizioni sia nel torneo di Promozione che in quello di Eccellenza, saranno inoltre in ordine di graduatoria Superga 48, Guardea e Grifo Sigillo, le quali stanno tentando di salire di categoria sfruttando il particolare momento di difficoltà che ha colpito il calcio dilettantistico.

Di conseguenza, l’organico della Prima Categoria sarà completato dai ripescaggi dalla Seconda, dove in testa c’è il Ciconia. Nel caso di ulteriore necessità, toccherà alle Giovanili Todi salire nonostante non abbia ancora maturato i tre anni continuativi di attività. Archiviate invece le domande di ripescaggio  dell’Orvieto FC, di Madonna Alta Ferro di Cavallo, del Rivo e della Pol. Pistrino in quanto giunte oltre la scadenza di presentazione.

Le 63 società aventi diritto di iscrizione in prima categoria sono di seguito elencate:

Dovremo sicuramente aspettare la fine del processo di iscrizione e almeno una data presunta di ripartenza per la distribuzione delle squadre nei quattro gironi

In relazione ai costi di iscrizione, il CRU ha disposto una tassa forfettaria di €. 1.400,00, un anticipo in conto per le spese di organizzazione del comitato pari a € 2.700,00 (da conguagliare con le spese non sostenute nella stagione precedente), una tassa associativa di  € 300,00 e la somma di € 27,00 per ogni calciatore tesserato al 30 Giugno 2020 per l’assicurazione degli stessi. Inoltre, data l’obbligatorietà delle società che si iscriveranno in Prima Categoria di avere anche un settore giovanile, a sorpresa non è stata cancellata la sanzione di € 600,00 (€ 700,00 in recidiva).

A favore delle società, il CRU interviene esclusivamente con uno "sconto COVID",  pari ad € 1.000,00 sul totale, cifra che obiettivamente è ben lontana dalle agevolazioni disposte dagli altri comitati, i quali hanno in altre regioni hanno AZZERATO tutti i costi di iscrizione e rateizzato i costi vivi di gestione, ad esempio le somme relative alle assicurazioni dei calciatori.

A conti fatti, le società di Prima categoria dovranno sborsare il 27 agosto una cifra che potrà variare da un minimo di circa € 2.500,00 ad un massimo di € 4.500,00 circa. Senza considerare la sanzione per il mancato settore giovanile che per il Del Nera sarà di € 700,00.

Si parla di cifre estremamente troppo alte che ricadono su società che hanno fatto del calcio la loro passione e che in questo periodo pandemico non hanno potuto trovare sostegno economico in nessuna attività. Inoltre c’è da considerare che anche nei piani alti della LND, a partire dal presidente Cosimo Sibilia, non sembra così scontato che la stagione 2020/2021 abbia effettivamente inizio a fine settembre, data che rimane del tutto presunta.

Sorge quindi qualche domanda: perché iscriversi a “scatola chiusa”? Non sarebbe forse meglio aspettare un protocollo sanitario attuabile, un vaccino e la sicurezza di poter giocare senza rischi? Noi non siamo professionisti, non possiamo permetterci tamponi ogni quattro giorni, non riusciremo ad adeguare i nostri impianti ad eventuali giuste ma restrittive norme. E poi quanto sarebbe utile entrare scaglionati, separare i percorsi quando il calcio è chiaramente uno sport di contatto? Ed infine, il CRU non poteva proprio fare uno sforzo in più relativamente ai costi?

In questo mare di dubbi, il Del Nera con passione, volontariato e tanta fatica, cercherà in ogni caso di onorare la sua 61° iscrizione al campionato di calcio dilettantistico, con la speranza che torni presto la normalità.