Buon viaggio Daniele!

A distanza di tre stagioni piene di emozioni, soddisfazioni, vittorie e salvezze, le strade di Daniele e quella della famiglia sanliberatese, prenderanno strade diverse. Sebbene tre anni non siano poi tanti, calcisticamente parlando invece si è di fronte ad un periodo che ha visto Mancini manovrare la giostra bianco azzurra per ben 94 partite ufficiali, 40 delle quali direttamente da dentro il rettangolo verde con l’aiuto dalla panchina di mister Petrarca.

Proprio il tecnico ortano, chiamato dalla società del presidente Carlaccini nel corso della stagione 2016/2017 a prendere in mano una squadra rimasta orfana dell’allenatore dopo otto giornate dall’inizio del campionato, aveva prospettato l’ingaggio congiunto con Mancini. Leggi: Una panchina per due

Nasce così un giusto compromesso tra un giocatore ancora in attività ed il sogno dello stesso di intraprendere una strada diversa che gli avesse permesso di trasmettere tutta la sua passione di calciatore anche dalla panchina a tanti altri ragazzi, portando tra l'altro il Del Nera ad una stagione a dir poco storica, con il coronamento del passaggio in prima categoria grazie alla vittoria dei play off (Leggi: Siamo in PRIMA: Del Nera - Montecchio 1-1) dopo un campionato chiuso comunque in prima posizione. Nella stessa stagione, il Del Nera è riuscito a qualificarsi anche nel secondo turno di Coppa Primavera arrivando a disputare la semifinale nel doppio confronto che ha visto di scena i sanliberatesi al San Girolamo di Narni contro la BM8 Spoleto. (Leggi: Sfuma il sogno finale: Del Nera - M8 1-2)

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L’esordio in prima categoria nella stagione 2017/2018 è stato sicuramente sofferto e pieno di insidie per una società catapultata in una categoria superiore. Esattamente dopo dodici mesi dall’ingaggio della coppia Mancini-Petrarca, di comune accordo anche con la società e nella certezza di poter dare una scossa all’ambiente visto il complicato inizio campionato, mister Gaetano ha lasciato le redini al giovane Daniele, il quale, nel contempo, aveva deciso di appendere gli scarpini al chiodo e sedersi costantemente in panchina. (Leggi: Grazie Gaetano!) Erano agli occhi di tutti la difficoltà e il carico di responsabilità con la quale il tecnico si è dovuto confrontare, complicazioni che avevano quasi fatto mollare l’appena consacrato MISTER. La caparbietà invece con la quale ha affrontato tutta la rosa sanliberatese negli spogliatoi, il lavoro continuo svolto costantemente anche nel periodo natalizio, ha portato poi a grandi risultati, addirittura a quello che ci piace definire “miracolo calcistico”.

Al termine del girone di andata del primo campionato di prima categoria del Del Nera, i sanliberatesi potevano contare solo su 7 punti frutto di 1 vittoria, 4 pareggi e 10 sconfitte, penultima posizione in classifica e distaccati di 7 punti dalla quattordicesima posizione. Il 29 aprile 2018 invece, al termine dell’ultima partita della regolar season, il Del Nera poteva contare in classifica ben 30 punti grazie ad un girone di ritorno fenomenale nel quale ha fatto segnare 6 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte, media che se ripetuta anche nella prima parte di campionato, avrebbe portato i sanliberatesi a disputare i play off anziché i play out. La cavalcata che il giovane allenatore ha fatto prendendo per mano una squadra smarrita, si è poi conclusa con un secco 4-0 sull’Arrone negli spareggi per non retrocedere, regalando al Del Nera la salvezza ed una nuova avventura in prima categoria. (Leggi: Il Del Nera cala il poker e resta in Prima: Del Nera – Arrone 4-0)

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Proprio l’impresa appena raccontata, aveva convinto società ed allenatore a continuare il rapporto anche per il campionato appena concluso, con l’obiettivo di cercare questa volta una stagione meno complessa e magari con una salvezza diretta. Nel corso della prima parte del campionato in effetti, il cammino del Del Nera è stato anche sopra le aspettative, con i sanliberatesi che grazie ai 20 punti guadagnati occupavano esattamente la posizione centrale della classifica, portando tra l’altro ad un ottimismo presto placato. Il girone di ritorno, infatti, ha visto i sanliberatesi cadere diverse volte mandando in fumo delle situazioni che avrebbero potuto portare il Del Nera ad una salvezza diretta addirittura con qualche gara di anticipo. La sconfitta all’Adelaide con l’Attiglianese, già predestinata alla retrocessione diretta, ed il pareggio a San Gemini, con i termali che avevano riacciuffato il risultato nei minuti di recupero, hanno fatto tremare la società di San Liberato.

Nell’ultima partita di campionato però, grazie ad una combinazione di risultati e la contemporanea vittoria ai danni del Castello, il Del Nera, pur classificandosi in 12° posizione, ha evitato i play out grazie alla forbice di 12 punti proprio sui 15° classificati del Sangemini. (Leggi: Salvezza all’ultimo respiro: Del Nera – Castello 3-1)

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Con la separazione del rapporto Mancini-Del Nera, non si chiude un ciclo, bensì si completa un triennio storico che ha investito Daniele quale tecnico che all’esordio ha vinto un campionato di seconda categoria e ha salvato due volte la squadra dalla retrocessione.

La decisione presa di comune accordo arriva dopo mille riflessioni, carica di emozioni ed orgoglio da entrambi i lati per il solo pensiero su tutto quello che è stato fatto in queste tre stagioni. Come in un film abbiamo ripercorso i momenti di questo periodo ed ognuno di questi è stato invaso da emozioni e sensazioni che molto spesso non ci hanno fatto dormire, sia per quanto di bello fosse accaduto, sia per il pensiero di dover domani convincere 25 giocatori che ancora tutto era possibile. E forse è stata proprio questa la forza di Daniele, aver creato un gruppo che, al di là dei tatticismi e del calcio puro, si è presentato al campo per tre volte a settimana fino all’ultimo allenamento con una media di presenze altissima che comprendeva non solo i titolari, ma anche chi ha giocato solo 10 minuti di un intero campionato.

Daniele, oltre ad essere stato un allenatore, è stato parte integrante del Del Nera, della famiglia sanliberatese, delle scelte fatte ad ogni difficoltà e della crescita che in questi anni, anche grazie a lui, la società ha fatto. Come ha sempre ripetuto spesso lo stesso Daniele in tempi non sospetti però, prima o poi questo momento doveva arrivare e con non poca difficoltà oggi ci troviamo a scrivere di una circostanza che il Del Nera e tutta la comunità di San Liberato non potrà dimenticare, per la vittoria di un campionato, per la festa dei 60 anni di attività della società e per quanto a livello umano ha saputo trasmettere a giocatori, presidente e dirigenti, con i quali ha scritto pagine importanti di un club a molti sconosciuto.

Questo è solo l’inizio di una lunga ed infinita carriera di un ragazzo che ha sempre dato il massimo e cercato il massimo dagli altri, centrando uno dei compiti fondamentali di un mister. Inoltre, siamo certi che questo distacco non possa essere altro che un altro momento di crescita per entrambi e in questo frangente il Del Nera non può fare altro che ringraziarlo per il lavoro e la passione con la quale ha condotto la squadra.

Il nostro augurio è quello di vedere Daniele in società sicuramente più importanti e fare esperienze nuove e ricche di soddisfazioni in un futuro che in ogni caso lo vedrà legato all’Adelaide. Insieme abbiamo vinto, perso, gioito, pianto, urlato, ci siamo confrontati sinceramente mettendo da parte l’orgoglio quando serviva e tirando fuori i cosiddetti al momento opportuno.

Per tutto questo, l’ASD Del Nera gli augura il meglio e lo saluta con un ‘arrivederci’, perché nella vita personale e calcistica siamo sicuri che ci incontreremo di nuovo, probabilmente anche da avversari, ma sempre con il bel ricordo che ha lasciato alla nostra piccola realtà.

Grazie di cuore MISTER, in bocca al lupo per tutto e Buon Viaggio!

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